Iniziamo con un breve ripasso: il ciclo di vita dei materiali!
Le fasi del ciclo di vita dei materiali sono:
Estrazione della materiali prima;
Grazie a delle lavorazioni si ottengono i semilavorati;
Grazie a delle lavorazioni i semilavorati diventano dei oggetti finiti;
Gli oggetti finiti vengono usati e consumati;
Gli oggetti vecchi diventano rifiuti;
Avviene lo smaltimento o il riciclo dei rifiuti.
Tutti gli oggetti sono destinati a diventare dei rifiuti e l'eliminazione o smaltimento dei rifiuti è un grave problema sia per l’inquinamento ambientale sia per lo spreco di nuovi materiali e di energia necessaria per produrli.
Per molti anni il riciclo è stato considerato un’attività di scarso valore economico e lo smaltimento avveniva nelle discariche. Negli ultimi anni però si è sviluppata una coscienza ecologica che ha convinto i cittadini della necessità di raccogliere i rifiuti suddividendoli in base alla loro natura: parliamo della raccolta differenziata che è il primo passo verso il riciclo!
I vantaggi del recupero dei rifiuti sono:
Riduzione dell’estrazione di risorse non rinnovabili come i metalli;
Riduzione dello sfruttamento di risorse rinnovabili come il legno per fare la carta;
Riduzione dei consumi di energia: l’energia necessaria per il riciclo dei materiali è inferiore a quella necessaria per l’estrazione dei metalli o per la lavorazione di altri materiali;
Riduzione delle emissioni di anidride carbonica che alimentano l’effetto serra;
Riduzione dei consumi di acqua per la produzione dei semilavorati e degli oggetti finiti.
La scelta della discarica è la scelta peggiore perché:
Rappresentano uno spreco di materiali e di energia
Le discariche occupano grandi spazi
Oggi, le discariche sono dei luoghi controllati e sono dotati di sistemi di impermeabilizzazione per proteggere il suolo e le acque dall’inquinamento.
I rifiuti possono essere bruciati in speciali forni ed è possibile recuperare il calore per far azionare una turbina e per il riscaldamento.
Questi impianti sono detti termovalorizzatori.
La raccolta differenziata consiste nel dividere i rifiuti nelle parti recuperabili e in quelle pericolose per l’ambiente. In questo modo i rifiuti vengono inseriti nuovamente nel ciclo produttivo.
I rifiuti riciclabili vengono inviati:
Alle industrie
Agli impianti per la produzione del compost
Ai termovalorizzatori
I rifiuti pericolosi come pile e farmaci sono invece destinati a particolari trattamenti per non inquinare l’ambiente.
Il 25% dei rifiuti consiste in carta e cartoni.
Il recupero della carta è vantaggioso per:
l’ambiente perché si riduce il consumo di legno vergine;
Per l’economia perché si riduce la quantità di materiali da inviare alle discariche.
La carta per essere riciclata deve essere pulita e asciutta e separata dagli altri rifiuti. Gli oggetti di carta riciclabili riportano il simbolo CA.
Il recupero del vetro è vantaggioso perchè:
Si risparmiamo materie prime;
Si risparmia energia per la fusione del vetro;
Il costo della raccolta differenziata del vetro è inferiore al costo dello smaltimento in discarica;
Si evita l’inquinamento del terreno e delle acque sotterranee.
NON si deve introdurre nella raccolta differenziata del vetro le ceramiche, le porcellane, gli specchi, le lampadine e i cristalli.
VUOTO A RENDERE: è un servizio che consiste nella restituzione del contenitore per il successivo nuovo utilizzo.
L’alluminio viene usato soprattutto per produrre:
contenitori metallici e lattine;
fogli di alluminio che servono per proteggere gli alimenti.
Tra tutti questi oggetti, quelli più facilmente recuperabili sono le lattine che consentono un risparmio di energia pari al 95%.
Il simbolo che troviamo su questi contenitori è ACC.
Le materie plastiche nei rifiuti sono presenti in una percentuale del 10-50%. La plastica si trova principalmente negli imballaggi.
La legge obbliga a riciclare i contenitori di plastica per i liquidi ovvero le bottiglie di plastica!
Le plastiche riciclabili sono quelle termoplastiche:
PET (usate per acque minerali e bevande gassate)
PVC (usate per acque minerali e bevande non gassate)
PE (usate per contenitori di detersivi e olio)
I rifiuti organici derivano da:
Alimenti avanzati o scaduti delle case;
Mercati o negozi alimentari;
Erba tagliata e foglie;
Fanghi delle fognature.
Queste sostanze contribuiscono a creare biogas che deve essere bruciato per non provocare odori sgradevoli e acque sporche molto inquinanti.
La soluzione migliore consiste nella raccolta differenziata per produrre concime organico chiamato compost: i rifiuti vengono triturati e miscelati e infine rivoltati e areati con regolarità. Dopo 3-5 mesi il compost viene utilizzato per produrre il terriccio per la coltivazione in vaso o nei vivai.
Esercizio! Guarda il video che trovi a questo link e prova a rispondere, sul tuo quaderno, alle seguenti domande:
Riporta un commento personale sul video.
Quanti e quali rifiuti butti ogni giorno?
Cosa potresti fare per ridurre la quantità di rifiuti che produci?
Scegli tre oggetti di tre materiali diversi che diventerebbero dei rifiuti e ipotizza una soluzione per riciclarli.
Trovi le indicazioni di come si usano queste Web APP a questo link.
Tratto da:
G.Arduino, Hypertech, Lattes, 2020
A.Tubia, S.Pasquale, Presente e futuro Tecnologia, Rizzoli Education, Fabbri Editori, Erickson, Milano, 2021