Turing nacque a Londra il 23 giugno 1912 e fin da giovane dimostrò una naturale propensione per le materie scientifiche, soprattutto per matematica e logica. Dopo la laurea in matematica si dedico soprattutto alla crittografia rimanendo in ambiente accademico, in particolare nelle università di Cambdridge, Princeton e Oxford. Il suo lavoro non fu solo teorico, ma ebbe importantissime applicazioni soprattutto nel campo della crittografia, quando Turing fu impiegato con lo spionaggio delle forze armate britanniche nel decodificare i linguaggi militari usati dalla Gemania nazista.
Enigma
Quando nel 1939 l’Inghilterra entrò nella seconda guerra mondiale, Turing iniziò a far parte dei servizi di spionaggio all’interno di un gruppo di critto-analisti a Bletchley Park, nella cosiddetta Stazione X, con l’obiettivo di decrittare i messaggi militari nazisti codificati attraverso la macchina Enigma.
Turing riuscì a mettere a punto un metodo (noto come Turingery) grazie a cui gli inglesi poterono decifrare i messaggi nazisti codificati da Enigma, sfruttandone gli errori crittografici. Se due messaggi erano inviati per sbaglio con la stessa chiave di codifica, il Turingery permetteva di estrapolare il codice usato per criptare entrambe le comunicazioni e quindi di decifrare il contenuto dei messaggi. Non ci sono numeri certi, ma è evidente come l’attività di Turing abbia contribuito ad abbreviare la durata del conflitto mondiale e perciò abbia consentito di risparmiare molte migliaia (forse milioni) di vite umane.
Macchina di Turing
La macchina di Turing è una macchina ideale che manipola i dati contenuti su un nastro di lunghezza potenzialmente infinita, secondo un insieme prefissato di regole ben definite. In altre parole si tratta di un modello astratto che definisce una macchina in grado di eseguire algoritmi e dotata di un nastro potenzialmente infinito su cui può leggere e/o scrivere dei simboli (pensate per esempio a 0 e 1).
La macchina di Turing fu sviluppata dallo scienziato quando aveva appena 24 anni e oggi è un elemento fondamentale per tutti coloro che si occupano di algoritmica e teoria della computazione.
Il test di Turing
Il test di Turing, invece, fu pubblicato sulla rivista Mind nel 1950 e rappresenta la sua più famosa eredità lasciata nel campo dell’intelligenza artificiale, di cui fu un pioniere. Si tratta in particolare di un criterio con cui è possibile determinare se una macchina artificiale, o un calcolatore, possa essere considerato pensante. Nella sua formulazione originale, Turing considerò una situazione in cui un uomo e una donna erano chiamati a fornire delle risposte dattiloscritte a una terza esaminatrice, alla quale era assegnato il compito di determinare chi dei due fosse uomo o donna. Se a una delle prime due persone fosse stata sostituita una macchina, e se la risposta fornita dall’esaminatrice fosse statisticamente identica alla situazione precedente, allora quella macchina poteva essere considerata pensante.
Trovi le indicazioni di come si usano queste Web APP a questo link.