Apollo 11 fu la missione spaziale che il 20 luglio 1969 portò l'uomo sulla Luna.
Armstrong fu il primo a mettere piede sul suolo lunare, sei ore più tardi dell'allunaggio, il 21 luglio alle ore 02:56 UTC. Aldrin arrivò 19 minuti dopo. I due trascorsero circa due ore e mezza al di fuori della navicella, e raccolsero 21,5 kg di materiale lunare che riportarono a Terra. Il terzo membro della missione, Michael Collins (pilota del modulo di comando), rimase in orbita lunare mentre gli altri due erano sulla superficie; dopo 21,5 ore dall'allunaggio, gli astronauti si riunirono e Collins pilotò il modulo di comando Columbia nella traiettoria di ritorno sulla Terra. La missione terminò il 24 luglio, con l'ammaraggio nell'Oceano Pacifico.
Il computer di bordo dell'Apollo 11 si chiamava Apollo Guidance Computer, o AGC, e fu sviluppato dal MIT e assemblato da Raytheon mentre tutti gli altri sistemi per la gestione del vettore (il razzo Saturn V), le comunicazioni e le complesse operazioni a Terra furono sviluppati da IBM.
L'AGC aveva il compito di gestire tutte le operazioni di navigazione, guida e controllo nello spazio. Una unità era installata sul Modulo di Comando e Servizio e una seconda invece sul Modulo Lunare. Rispetto agli enormi calcolatori dell'epoca, grandi come frigoriferi, aveva una taglia ridotta: 61 centimetri di profondità, 32 di larghezza e 17 di altezza, per un peso di 32 kg.
L'AGC, al suo interno ospitava 2800 circuiti integrati, dispositivi allora di recente invenzione (siamo nel '69, i primi risalivano al 1959) e 152 kByte complessivi di memoria a bordo tra ROM e RAM. Grazie a questa tecnologia l'AGC era in grado di coordinare il flusso di dati proveniente dal sistema di navigazione giroscopico, dal telescopio e da due radar, e forniva agli astronauti il controllo sui motori e su tutte le operazioni di bordo. Il computer eseguiva diversi programmi dando loro un ordine di priorità - i più urgenti prima, gli altri in coda - ed era progettato per non bloccarsi nemmeno nel caso si verificasse un errore.
Una delle novità più rilevanti, che avrebbe poi portato conseguenze anche al di fuori del mondo dell'esplorazione spaziale, era costituito dall'interfaccia. I piloti non erano tecnici informatici specializzati e non avevano le competenze specifiche allora richieste per interagire con un computer, e quindi avevano bisogno di poter dialogare con la macchina in modo immediato e comprensibile.
Fu così sviluppata un'interfaccia chiamata DSKY (da "display and keyboard"), la prima del suo genere. Era composta da una semplice tastiera numerica, da un piccolo display e da vari indicatori luminosi: inserendo delle coppie di semplici codici numerici, gli astronauti indicavano all'AGC quale programma avviare o quale operazione compiere. Era una rivoluzione nel modo di concepire il rapporto fra computer ed esseri umani.
Possiamo elencare alcune tecnologie e innovazioni nate grazie alle missioni Apollo che hanno portato l'uomo sulla Luna ma che noi utilizziamo ogni giorno!
I microchip derivano dai circuiti integrati usati per il computer di bordo degli Apollo, e dalle tecnologie lunari si sono poi evoluti anche telefoni cellulari e pc;
Le tute degli astronauti: le super costose (fino a 2 milioni di euro l'una) e super tecnologiche (130-150 kg tra protezioni, sensori e hi-tech vario) hanno dato origine all'immensa famiglia delle attuali tute ignifughe, termoregolate, di protezione: dai pompieri ai piloti di Formula 1, ecco un altro "regalo" che arriva direttamente dall'alba dell'Era Spaziale. Dal tessuto di quelle prime tute sono derivati anche i materiali resistenti ed economici oggi usati per le tensostrutture (piscine e altri sport indoor) e per la copertura degli stadi;
I sistemi di controllo di volo digitali fly-by-wire che attualmente è diffuso su aerei di linea e nelle automobili (cruise-control, ABS ed ESP). Al tempo fu una novità e una tecnologia moderna per il controllo dei moduli che portarono l'essere umano sulla Luna;
Il cibo degli astronauti non poteva essere contaminato e non era possibile permettersi che un astronauta stesse male così si svilupparono dei controlli su tutto il processo di produzione degli alimenti. Il sistema di controllo oggi prende il nome di protocollo HCCP e regola tutte le filiere alimentari e dei ristoranti!
Gli utensili a pila (oggi conosciuti anche con il nome di Cordless o senza fili): fin dall'inizio dell'Era Spaziale, per gli astronauti sono stati re-inventati utensili (per esempio il trapano) alimentati a batteria: oggi sono ampiamente in uso e ce n'è di ogni tipo, ma qualche decennio fa erano costose invenzioni.
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